La stasi del Qi, secondo la medicina cinese, è all’origine di numerosi disturbi fisici ed emotivi. La cromopuntura utilizza specifiche frequenze luminose per riattivare il flusso energetico in modo mirato. In particolare, l’arancione sostiene il centro e la trasformazione interna, il verde favorisce l’espansione e il libero fluire del qi, mentre il viola armonizza le polarità yin-yang nei blocchi più profondi. Attraverso i colori, è possibile ristabilire equilibrio e movimento nei diversi processi funzionali dell'organismo.
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vedi qui In medicina cinese, la
stasi del Qi rappresenta uno dei principali disequilibri funzionali del corpo umano, spesso alla base di disturbi molto differenti tra loro, che spaziano dai dolori muscolo-articolari, ai disturbi digestivi fino a manifestazioni psico-emotive. Il Qi, l’energia vitale alla base di ogni funzione del corpo, deve fluire in modo armonioso, rispettando il ritmo delle stagioni, il ciclo giorno-notte e l’alternanza dei movimenti yin-yang. Quando questo flusso si blocca, si genera un accumulo che può trasformarsi in dolore, tensione, gonfiore, alterazione dell’umore o addirittura in problematiche più complesse.
La stasi del Qi, secondo il pensiero cinese, è spesso legata a fattori emozionali, stili di vita inadeguati, alimentazione scorretta che sfociano poi in squilibri interni fra gli organi. In particolare, il fegato e il sistema digestivo sono frequentemente coinvolti.
La
cromopuntura, integrando i principi della medicina cinese, offre un approccio sottile ma efficace: attraverso l’utilizzo di specifiche frequenze luminose (colori), è possibile interagire con il movimento del Qi, stimolandone il fluire in modo mirato (vedi anche l'articolo su cosa è la Cromopuntura
clicca qui). Tra i colori che più direttamente agiscono sulla stasi, tre sono particolarmente indicati:
arancione, verde e viola. Ognuno lavora su un piano specifico secondo le logiche dei cinque movimenti e della dinamica yin-yang.
Il colore arancione in cromopuntura è particolarmente indicato per muovere il Qi dall’interno, attivando quei processi di trasformazione e trasporto che secondo la medicina cinese sono propri del movimento Terra, associato a Milza e Stomaco. L’arancione racchiude in sé il dinamismo e il calore esuberante del rosso, mitigato dalla stabilità e dalla componente armonizzante del giallo. Questo lo rende un colore di movimento “interno”, che aiuta a riattivare le funzioni centrali del sistema digestivo, stimolando la capacità della Milza di far salire il puro e quella dello Stomaco di far scendere l’impuro, mantenendo così il corretto equilibrio delle dinamiche ascendenti e discendenti.
Dal punto di vista energetico, l’arancione lavora sulle stasi che si generano per accumulo e ristagno a livello viscerale, specie quando la Terra non riesce più a trasformare e trasportare correttamente i fluidi e l’energia. È particolarmente utile nei casi in cui la stasi si accompagna a pesantezza addominale, gonfiori, digestione lenta e sensazione di oppressione epigastrica. Applicato nei punti legati al movimento Terra, l’arancione sostiene la riattivazione profonda del Qi, aiutando il corpo a riprendere le sue funzioni di trasformazione, distribuzione e nutrimento.
Il verde è il colore per eccellenza associato al movimento Legno e, di conseguenza, all’organo Fegato e alla sua funzione primaria di garantire il libero fluire del Qi. La qualità energetica del verde è quella dell’espansione, del portare verso l’esterno, del rompere la rigidità e sciogliere i blocchi che impediscono al Qi di circolare liberamente. È un colore profondamente legato ai concetti di rinascita, slancio e crescita, in perfetta analogia con le caratteristiche dinamiche e ascendenti del Legno.
Quando il Qi del Fegato ristagna, si possono osservare sintomi fisici (dolori migranti, tensioni muscolari, stipsi, cefalea da tensione) e psichici (irritabilità, umore altalenante, frustrazione). Il verde, applicato in punti specifici o sulle aree colpite dalla stasi, favorisce il rilascio delle tensioni e lo sblocco energetico, aiutando l’energia a riprendere il suo movimento naturale verso l’esterno. Stimola la capacità del Fegato di adattarsi e di trasformare l’emotività repressa in energia disponibile.
In cromopuntura, il verde si utilizza proprio per ripristinare la capacità del Qi di muoversi senza ostacoli, sia nei meridiani sia nelle funzioni più sottili legate al ciclo delle emozioni e al legame fra corpo e mente.
Il viola nasce dalla fusione di due colori opposti: rosso e blu, simboli rispettivamente del Fuoco (Cuore) e dell’Acqua (Rene). In questa mescolanza si esprime perfettamente la dialettica yin-yang, quella tensione creativa tra opposti che genera movimento e trasformazione. Il viola, proprio per questa sua natura duale, possiede la capacità di muovere il Qi là dove il blocco nasce da una mancanza di comunicazione fra le diverse polarità.
Cuore e Rene rappresentano il rapporto tra il fuoco che sale e l’acqua che scende, tra lo spirito e l’essenza, tra il dinamismo e la quiete. Quando questa comunicazione si interrompe, si possono avere stasi profonde, difficoltà a mettere in relazione il pensiero con l’azione, l’ispirazione con la messa in pratica. Il viola agisce quindi sulla stasi generata da un disequilibrio tra opposti, alto e basso, interno ed esterno, e permette di ristabilire il dialogo energetico fra le polarità.
In cromopuntura viene utilizzato per favorire il movimento del Qi in situazioni di blocco profondo, dove serve un reset, quando vi sia difficoltà a integrare il nuovo nella propria esperienza o a lasciar andare vecchie rigidità.
Il viola aiuta a ristabilire il movimento proprio perché racchiude in sé il potenziale dinamico della contrapposizione armonica, riportando equilibrio tra spinte contrarie e generando così un nuovo fluire.
In medicina cinese, trattare la stasi del Qi non significa semplicemente “sbloccare” un’energia ferma, ma ristabilire il corretto dialogo fra i diversi livelli dell’individuo: fisico, emotivo, energetico e psicologico. I colori, con la loro frequenza sottile e specifica, offrono uno strumento mirato per interagire con questi livelli, andando a lavorare esattamente là dove il movimento si è interrotto.
L’arancione agisce all’interno, sostenendo il centro e la trasformazione; il verde si espande verso l’esterno, rompendo le rigidità e riattivando il fluire; il viola lavora sulle polarità, in particolare tra alto e basso, creando un ponte tra elementi apparentemente opposti e restituendo fluidità attraverso l’armonizzazione degli opposti.
Comprendere il significato profondo di questi colori nel linguaggio della medicina cinese permette di utilizzare la cromopuntura non solo come tecnica, ma come pratica energetica, capace di accompagnare l’individuo in un percorso di riequilibrio globale, in cui il movimento non è fine a sé stesso ma espressione di una nuova armonia interna.
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