Cos'è l'auricoloterapia? Scopriamolo insieme

Jun 30 / Lidia Crespi
In questo articolo vediamo cos’è l’auricoloterapia, la sua nascita e il suo sviluppo tra occidente ed oriente. Ne vedremo gli ambiti di applicazione, i benefici e quali sono le modalità di stimolazione dei punti auricolari. Infine vedremo quali sono le diverse fasi del trattamento in auricoloterapia e l'importanza della formazione di chi usa questo importante strumento.

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La nascita: l’intuizione di Nogier

L'auricoloterapia (detta anche auricologia) è una tecnica introdotta Nogier intorno al 1950 e si basa sulla analogia morfologica tra l’orecchio ed il feto rivolto con la testa verso il basso (rappresentata dal lobo), e la schiena coincidente con l’elice. Questa intuizione colloca la tecnica dell’auricoloterapia all’interno dei cosiddetti microsistemi o sistemi riflessologici. In questi sistemi in una zona ristretta, in questo caso l’orecchio in altri è il piede, la mano o l’addome per dirne alcuni, è possibile ritrovare “il tutto”. La zona diventa una mappa dell’intero organismo e tramite questa è possibile agire sul sistema completo. Per questo motivo la tecnica è conosciuta anche come riflessologia auricolare. Le diverse zone dell’orecchio (elice, antelice, conca, lobo, fossa triangolare etc) vengono suddivise e su di queste si trovano i punti che hanno relazione con il sistema osteo articolare (ad esempio spalla, ginocchio, vertebre lombari ecc), con quello degli organi interni (ad esempio stomaco, fegato o reni ecc), degli organi di senso, di regioni anatomiche (ad esempio bocca) ed alcuni punti con una azione della medicina occidentale, altri empirici. In totale si contano più di 100 punti auricolari. Tramite questi punti è possibile trattare una gamma molto ampia di disturbi e di agire su diversi sistemi funzionali dell’intero organismo.


L’arrivo in Cina

L’eco della scoperta di Nogier è arrivata fino in Cina ed è stata subito accolta con grande interesse perché, pur non essendo l’agopuntura classificabile come un microsistema, in medicina cinese esistono diversi microsistemi ed è stato quindi immediato per gli studiosi cogliere il valore di questa scoperta, apprezzarla e svilupparla. In Cina l’auricoloterapia è stata oggetto di studio e di sperimentazione negli ospedali in cui si pratica la medicina cinese e la mappa iniziale è stata integrata di punti e zone di trattamento. Per questo oggi troviamo dei punti sulla mappa dell’’orecchio che hanno delle denominazioni occidentali, ad esempio Subcortex, accanto a punti con riferimenti alla medicina cinese come Shenmen, un punto dell’agopuntura del meridiano del cuore (denominato, nel sistema di nomenclatura occidentale dei punti, HT7) molto efficace per calmare la mente e quindi utilizzato, per l’insonnia, nel trattamento del dolore o per trattare l’ansia o la fame compulsiva. L’essere arrivata in Cina significò anche che l’auricologia fu verifica su un campione vastissimo della popolazione con diversi disturbi e la tecnica si è ulteriormente raffinata potendo attingere da questa mole incredibile di dati derivanti da una sperimentazione a largo raggio. Risultati molto importanti vennero raggiunti con l’uso della elettroagopuntura sui punti auricolari soprattutto a scopo analgesico. La tecnica della stimolazione elettrica sugli aghi era stata applicata alla mappa dell’orecchio. Nel 1973 venne pubblicato un articolo redatto da un chirurgo toracico di Hong Kong in cui si evidenziava che i pazienti tossicodipendenti che venivano trattati per analgesia in elettrostimolazioni sull’orecchio non presentavano dipendenze nella fase post operatoria.


Il “ritorno” in occidente

La notizia rimbalzò dall’altra parte del mondo ed uno psichiatra statunitense decise di adottare l’auricoloterapia in elettro agopuntura sui suoi pazienti invece del metadone. Il metodo funzionò con incredibile successo e successivamente Michael Smith dimostrò anche che l’uso dell’ago senza stimolazione elettrica produceva effetti analoghi, semplificando l’uso della metodica. Successivamente, sulla scia di questi risultati si definì un protocollo per il trattamento delle dipendenze denominato Acudetox utilizzato anche negli ospedali, nei SerT e nelle carceri, in Italia e nel mondo per il trattamento delle dipendenze da cocaina, crack, eroina, alcol e fumo. Tutto ciò rese questa tecnica accreditata presso la comunità scientifica occidentale, ma in Cina, oltre a questi scopi, l’auricolo terapia venne a mano a mano integrata con le conoscenze di medicina cinese espandendo i suoi confini di applicazione ed i suoi benefici. 


Gli ambiti di applicazione

Altri ambiti in cui è stata con successo utilizzata è quello del controllo del peso e della fame compulsiva e quindi utilizzata come tecnica per dimagrire. L’auricolo terapia si usa per attenuare e ridurre la frequenza degli attacchi di panico nel trattamento dell’ansia, nel trattamento delle cefalee e del trattamento del dolore premestruale, per regolare il sonno e nel dolore mio articolare. Attualmente viene praticata in ambito medico soprattutto per l’analgesia, ad esempio nelle estrazioni dentali e come protocollo per le dipendenze. Parallelamente sono sempre di più gli operatori di discipline bio naturali (come lo shiatsu, il tuina o altre) che usano l’auricoloterapia come tecnica complementare ai loro trattamenti soprattutto per piccoli disturbi muscolari come il torcicollo o il colpo della strega o comunque in tutti i casi in cui si è certi dell’origine del dolore e della sua occasionalità e contingenza ad un evento specifico.


I vantaggi

La tecnica ha il vantaggio di essere  a bassissimo costo, non ha effetti collaterali, non ha controindicazione e la formazione degli operatori non è complessa. L’unica cautela origina proprio dalla sua efficacia: la sedazione del dolore è molto forte e quindi è necessario prima di applicare l’auricoloterapia accertarsi dell’origine di questo dolore per evitare di sopprimere uno stimolo derivante da una causa di rilevanza clinica. A solo scopo cautelativo se ne può sconsigliare l’uso in gravidanza.


Le modalità di stimolazione dei punti

Anche le tecniche di stimolazione dei punti, nel tempo, sono diventate molteplici. Oltre al trattamento già citato in agopuntura e in elettro-ago stimolazione, vennero impiegati i semi di vaccaria, le sferette metalliche e successivamente le sfere magnetiche. Al contrario dell’agopuntura questi metodi di stimolazione si basano sulla applicazione a dimora permanente, tramite un piccolo cerotto delle dimensioni di circa 5x5 millimetri, di una sfera del diametro di circa 2 millimetri posta al centro del cerotto ed applicata sui punti da stimolare. La microsfera deve essere stimolata con la pressione esercitata dalle dita della persona cui è applicata, in modo ritmico per circa 50 volte consecutive e circa tre o quattro volte al giorno. La stimolazione non richiede meno di un minuto per avere in cambio un risultato evidente senza l’assunzione di farmaci e senza effetti collaterali. Il cerotto può essere rimosso quando perde di adesività. Un’altra modalità di stimolazione dei punti introdotta recentemente sono i cerotti con i micro aghi auricolari. L’applicazione è simile a quella delle sfere ma in questo caso la stimolazione è effettuata da un ago della lunghezza di circa 1 mm posto al centro del cerotto e non è necessaria la stimolazione costante manuale successiva all’applicazione.


Pregi e difetti delle diverse modalità di stimolazione dei punti dell’orecchio

I pregi e difetti delle diverse tecniche sono riassumibili in questo elenco.

agopuntura: la stimolazione è molto efficace - l’infissione dell’ago nell’orecchio è di difficile esecuzione e deve essere effettuata da un operatore esperto.

elettro agopuntura: la stimolazione è molto efficace soprattutto in analgesia - l’infissione dell’ago nell’orecchio è di difficile esecuzione e deve essere effettuata da un operatore esperto e necessita di una apparecchiatura apposita.

semi di vaccaria: ottima efficacia e bassissimo costo: i semi di Vaccaria Hispanica (la specie maggiormente diffusa in Italia) hanno le dimensioni e la durezza necessaria allo scopo e la vaccaria è una pianta comune. In medicina cinese i semi di vaccaria (Wang Bu Liu Xin) hanno l'azione di “muovere il sangue” e quindi un effetto antalgico. L’applicazione a dimora rende la stimolazione protratta per giorni senza l’intervento dell'operatore. La formazione dell'operatore è meno complessa rispetto all’infissione dell’ago - La scelta di un cerotto di qualità è indispensabile per prevenire le allergie e prolungare la permanenza a dimora del seme.

microsfere metalliche o magnetiche:  ottima efficacia e basso costo, seppur maggiore a quello dei semi di vaccaria. Secondo alcune scuole l’utilizzo di magneti aumenta l’efficacia della stimolazione ed il beneficio complessivo. Le altre caratteristiche sono analoghe a quelle dei semi di vaccaria.

cerotti con aghi auricolari: la stimolazione è molto efficace, la permanenza a dimora ne prolunga l’effetto e non è indispensabile la stimolazione da parte della persona trattata - l’applicazione del cerotto con il micro ago deve essere effettuata da un operatore esperto. L’ago a dimora può essere doloroso soprattutto la notte quando si è appoggiati sull’orecchio in cui è applicato. Sono possibili delle micro infezioni che, seppur non rilevanti, possono essere fastidiose.

Recentemente alcuni operatori utilizzano anche la moxa sui punti auricolari o l’applicazione della luce sui suddetti punti con l’utilizzo della penna per cromopuntura.


La procedura di trattamento

In base alle necessità della persona si sceglie la combinazione di punti necessaria. In genere non si utilizzano più di 5 - 6 punti e l’applicazione è monolaterale. La scelta della combinazione dei punti dipende dalle scuole di riferimento.La localizzazione dei punti da trattare è in molti casi preceduta dalla delimitazione della zona in cui si trova il punto; in questi casi si identifica questa zona suddividendo una porzione dell'orecchio (ad esempio l’elice) in un numero definito di sezioni. A questa prima fase di localizzazione del punto segue la seconda fase, la ricerca esatta del punto che viene effettuata, nell’area delimitata, verificando la dolorabilità dei diversi punti e scegliendo quello più dolente. Questa ricerca viene fatta con l’uso di uno strumento apposito, in genere un cercapunti auricolare, una specie di penna in acciaio con una punta sferica di circa 2 - 3 millimetri,  ma è possibile utilizzare anche un bulino per embossing di piccole dimensioni. Va detto anche che un operatore esperto, in condizioni di necessità, utilizza anche la punta di una biro o una matita.

A questa fase segue l’applicazione degli aghi o delle altre tecniche di stimolazione. Gli aghi vengono in genere lasciati a dimora per circa 15 - 30 minuti, eventualmente con elettrostimolatore applicato, i metodi con cerotto vengono applicati e lasciati a dimora per quanti giorni è possibile, in genere 3-5 giorni. In genere i benefici sono immediati e si protraggono per un tempo lungo; spesso i risultati sono importanti anche in condizioni croniche come i disturbi d’ansia o l’insonnia. Il numero dei trattamenti dipende dal caso specifico.


La formazione in auricologia

Si inizia dalla suddivisione delle diverse porzioni dell’orecchio e la localizzazione esatta dei punti. Questo è una parte molto importante del percorso di studio e che va svolta con la correzione del docente: la porzione ristretta di spazio in cui sono concentrati i punti, la loro collocazione in una zona, l’orecchio, con diverse curvature e la differenza delle orecchie tra una persona ed un’altra rende impossibile lo studio in autonomia, senza le indicazioni ed il confronto con un docente e la pratica supervisionata su persone diverse. Successivamente imparerà le combinazioni di punti maggiormente efficaci nei diversi disturbi.