Perché ci si ammala? il punto di vista della medicina cinese - parte prima

Jul 4 / Paolo Ercoli
Un articolo in tre parti per spiegare le diverse visioni della medicina cinese in merito alla cause di malattia. Questa la prima parte.

Perché ci si ammala? L'imperatore Giallo chiese a Qibo di spiegargli se "è colpa del Cielo o degli errori dell'Uomo". Qibo non rispose in modo esaustivo alla domanda, ma nel corso del tempo diverse letture filosofiche e mediche si sovrapposero per dare questa risposta.


Introduzione


Prima di vedere l’attuale classificazione delle disarmonie in medicina cinese può essere utile affrontare questo argomento da altri punti di vista per avere delle chiavi di lettura trasversali a questo argomento.

Il Cuore Vuoto
Nei testi della dinastia Han troviamo molti riferimenti al ruolo centrale che lo Shen e la tranquillità interiore siano il presupposto per la produzione, distribuzione e circolazione del Qi e quindi della salute:
La gente comune sa amare solo i cibi e le vesti e non si cura del Qi del cielo, eppure il Qi del cielo è molto più importante dei cibi e delle vesti; se cibo e vesti finiscono c’è comunque la possibilità di averne nuovamente; se si esaurisce il Qi, allora è la fine… se ci sono troppi pensieri, lo Spirito viene disturbato, se lo Spirito è disturbato il Qi scarseggia e difficilmente si può durare a lungo. Perciò il saggio limita i propri desideri e frena i cattivi pensieri per pacificare i propri intenti. In questo modo lo Spirito si tranquillizza, se lo Spirito è tranquillo il Qi viene incrementato.
…Questo è il motivo per cui tutti i seguaci del Dao sostengono che la radice sta all’interno, nel cuore-mente. Il motivo per cui i saggi vivono a lungo è che all’esterno non hanno alcuna bramosia, all’interno sono in pace, il loro cuore è tranquillo e sereno ed essi non si allontanano dalla rettitudine del centro.
tratto da Chunqiu Fanlu Rugiada lussureggiante degli Annali delle Primavere e Autunni cap. 77 attribuito a Dong Zhongshu

[Gli antichi] non lasciavano che la concupiscenza o l’invidia logorassero il loro interiore, né permettevano che l’ambizione incontrollata esaurisse il loro esteriore. Essi vivevano in un mondo pacifico e quieto e non potevano essere attaccati dai malanni.
tratto da Suwen 13
Traduzioni di Giulia Boschi

Il Mandato Celeste
La nostra salute è anche vista come la risultante dell’allineamento tra quello che è il nostro “mandato celeste”, il nostro pensiero e il nostro Shen. La nostra “propensione profonda”, il nostro desiderio più autentico, o anche il nostro “mandato celeste” è custodito nel Rene, organo che tesaurizza, contiene, conserva degli aspetti profondi della nostra natura originaria. L’accesso a questo livello non è possibile con il ragionamento o la dialettica ma solo con l’ascolto silenzioso del Cuore Vuoto, che fa emergere immagini che portate a questo livello diventano una guida invisibile ma chiara per dirigere la nostra vita.
Questo “allineamento” tra il nostro “mandato celeste” originario e la nostra vita qui ed ora aumenta il “potere” della persona e la sua salute, e apre le porte verso il compimento del suo intento. Al contrario tanto più ci si discosta e si percorre una strada che diverge o addirittura contraria a tale mandato, tanto più sarà difficile il proprio cammino e la propria salute ne soffrirà.

L’equilibrio dinamico dello Yin/Yang
In un’ottica yin/yang per conservare un corretto stato di salute, l’organismo deve continuamente mantenere il suo equilibrio dinamico all’interno di una zona, oltre la quale appariranno i segni e i sintomi di una malattia. Per fare questo modifica costantemente il proprio sistema di energie (Qi - Xue, Yang -Yin) adattandolo agli stimoli che provengono dall’esterno e dall’interno
Possiamo immaginare questo gioco di forze opposte e complementari come una mongolfiera che deve essere mantenuta ad una altezza determinata da terra. La parte aerea rappresenta le componenti yang dell’organismo, le zavorre le componenti yin. Il loro equilibrio è dinamico, in ogni istante ci deve essere una piccola regolazione e non è possibile raggiungere un equilibrio o tornare ad un equilibrio precedente, è possibile solo adeguarsi costantemente.
Istante per istante è necessario compensare la variazione di temperatura del pallone e le controparti pesanti al fine di mantenere l’altezza prefissata. Piccole oscillazioni intorno a questa linea sono controbilanciate dall’attività di regolazione dell’organismo, ma quando queste variazioni diventano troppo ampie è necessario intervenire con dei metodi di riequilibrio energetico, prima di vedere la mongolfiera volare via o precipitare.
Per poter comprendere le diverse cause degli squilibri energetici in medicina cinese dobbiamo innanzitutto ricordare che alla base della visione filosofica cinese c’è il concetto del mutamento [yi].

La dinamica Yin Yang ed il mutamento

Secondo la tradizione Taoista, il Dao dell’universo è contraddistinto dal mutamento ed il Dao dell’Uomo è quello di assecondare questo mutamento con il suo comportamento non egoico [wu wei] adattandosi di continuo al fluire del Dao del Cielo e della Terra.
Le parole chiave della salute in medicina cinese sono armonia, rispetto dei ritmi e delle fasi, continuo adattamento e non attaccamento.
In questa visione il nostro compito sarà quello di adeguarci continuamente alle influenze esterne (come le energie derivanti dal mutare delle stagioni e dagli aspetti climatici) e a quelle interne, armonizzando le emozioni.
Tutto è in perenne cambiamento, siamo immersi in una “danza cosmica” sia su scala temporale istantanea (si pensi a tutti gli adattamenti che per mantenere l’omeostasi interna dobbiamo attivare di continuo) che quotidiana, mensile, stagionale o delle fasi della vita.
Allo stesso modo non dobbiamo avere attaccamento negli aspetti emotivi, affettivi e nella nostra vita interiore. Tutto è continuo cambiamento, a volte impercettibile, a questo possiamo rispondere solo con un “lasciare andare”, assecondandolo e, sapendo questo, volgerlo a nostro vantaggio.
Immaginate cosa accadrebbe se impiegassimo un tempo lungo per adattarci ad un cambio di temperatura passando da un ambiente caldo ad uno freddo, o cosa accadrebbe se impiegassimo del tempo per attivare la digestione a seguito dell’ingestione di cibo. La stessa capacità di “cambiare” è richiesta anche per gli aspetti dello Shen.
Questo continuo mutamento e adattamento è la via attraverso la quale è possibile mantenere la propria salute a lungo. L’inerzia al cambiamento causa di malattia.

L’importanza dell’Energia Corretta Zheng Qi
Per quanto detto lo squilibrio tra lo Yin e lo Yang all’interno dell’organismo porta alla malattia, la quale può dipendere dalla presenza di due fattori: la carenza della Energia vitale Corretta [Zheng Qi] e la presenza di un patogeno detto Qi perverso o nocivo [Xie Qi] sull’organismo. “Il Xie Qi affluisce dove c’è un vuoto della Zheng Qi” sentenzia il cap. 33 del Su Wen.
La forza del Zheng Qi dipende dalla costituzione fisica ereditata, dallo stato mentale, come vedremo meglio in seguito nel capitolo dedicato alle emozioni, dall’ambiente circostante e dalle abitudini di vita come il tipo di alimentazione, l’attività fisica e sessuale.
Nonostante l’importanza attribuita allo stato del Qi Corretto, in alcuni casi il Qi perverso gioca un ruolo predominante, ad esempio nelle epidemie come viene spiegato nel Wen Yi Lun o Trattato sulle Pestilenze di Wu You Xing in cui viene presentata la teoria dei Li Qi o "soffi violenti".

La classificazione eziologica in medicina cinese
Le classificazioni delle cause di malattia in medicina cinese sono diverse. Nel Nei Jing sono in funzione della teoria dello Yin e della Yang ascrivendo allo Yang lo squilibrio dovuto al Vento, alla pioggia, al Freddo o Calore e allo Yin quello dovute all’alimentazione, all’attività sessuale, affettiva e all’habitat (cap. 62 Su Wen). Nel Jin Kui Yao Lue Fang Lun “Riassunto delle ricette della camera d’oro” di Zhang Zhong Jing (219 dc) le cause di malattia sono classificate in tre gruppi:
1. Origine interna: il sistema dei meridiani è colpito da un patogeno che penetra negli organi.
2. Un attacco esterno attraverso la pelle penetra dai quattro arti e dalle nove aperture e si propaga attraverso i vasi sanguigni.
3. Malattie dovute ai traumi, ad animali e all’affaticamento.
La classificazione oggi maggiormente utilizzata deriva da Chen Wu Zhe (o Chen Yan) espressa nel trattato San Yin Ji Yi Bing Zheng Fan Lun (Trattato delle tre cause di malattia) del 1174.
In quest’ottica le cause esterne sono rappresentate dai sei fattori cosmo patogeni, quelle interne sono rappresentate dalle emozioni eccessive e sono considerate cause né interne né esterne l’alimentazione scorretta e l’attività fisica non equilibrata, i traumi, le ferite da armi bianche e le lesioni da insetti o animali…
(fine prima parte)