Perché ci si ammala? il punto di vista della medicina cinese - parte seconda

Jul 24 / Paolo Ercoli
Questa la seconda parte di un articolo in tre parti per spiegare le diverse visioni della medicina cinese in merito alla cause di malattia. 

Le cause esterne: i fattori patogeni

Introduzione


Nell’alternarsi dello yin e dello yang abbiamo l’alternanza delle stagioni e con loro quella delle energie del Cielo. Vento, Freddo, Calore estivo, Fuoco, Umidità, Secchezza sono fenomeni climatici normali, ma in particolari circostanze possono diventare cause di malattia. In medicina cinese le cause esterne di malattie sono correlate ai sei fattori climatici esterni [六 气 liù qì] (Vento, Freddo, Calore estivo, Fuoco, Umidità, Secchezza) che interagendo con l’organismo possono modificarne l’equilibrio yin/yang e causare la malattia, diventando patogeni.
Di contro il sistema delle energie corrette dell’organismo [Zheng Qi] è il meccanismo di risposta all’attacco di queste energie perverse [
Xie Qi ovvero Qi perversi]. Per questo motivo i fattori climatici esterni hanno la possibilità di penetrare nel nostro organismo solo se il Zheng Qi è insufficiente. È vero anche che la forte intensità di un fattore patogeno, il suo perdurare a lungo o il suo arrivo improvviso può mettere a dura prova il sistema di difesa dell’organismo.

I fattori cosmo patogeni esterni non sono solo la causa della malattia ma sono la malattia stessa.

 

Per questo in medicina cinese si parla ad esempio di “invasione di Freddo” sia intendendo che la causa è stata la penetrazione del Freddo, sia che in quel momento il quadro presenta le caratteristiche tipiche del patogeno Freddo; è quindi il Freddo ad essere la malattia, e questo sarebbe vero anche se non ne fosse la causa iniziale. Vanno quindi pensati come forme di energia che entrando nel nostro organismo si sommano al sistema delle energie corrette dando quindi origine a quelle disarmonie che definiremo da Eccesso.

Caratteri comuni dei diversi fattori patogeni

1) Legame con le stagioni e con l’habitat
I fattori patogeni esterni sono legati ai fattori stagionali (il Freddo in inverno, Il Vento in primavera, il Calore estivo in estate, l’Umidità alla fine dell’estate, la Secchezza in autunno) o ambientali (come, ad esempio, il vivere a lungo in un luogo umido). E’ da sottolineare che benché le nostre condizioni di vita siano ben diverse da quelle in cui si sono elaborate tali teorie ed oggi, grazie ad esempio ai sistemi di riscaldamento, si è meno soggetti agli attacchi climatici,  è anche vero che l’uso diffuso dei condizionatori d’aria crea delle situazioni in cui l’esposizione al patogeno Freddo è violenta, improvvisa e fuori dal ritmo della stagione, rendendolo particolarmente pernicioso.

2) Legame con i sei livelli energetici
I sei fattori patogeni sono anche collegati ai sei livelli energetici, così come i cinque sapori sono collegati alla terra. In particolare, abbiamo che: allo
Jue Yin è collegato il Vento, allo Shao Yin il Calore, al Tai Yin l’Umidità, allo Shao Yang il Fuoco, allo Yang Ming la Secchezza, al Tai Yang il Freddo. Infatti al livello Jue Yin abbiamo il meridiano del Fegato e del Ministro del Cuore ed il Fegato è associato al Vento nelle cinque fasi, così come al livello Tai yin abbiamo il Polmone e la Milza e quest’ultima è associata all’Umidità e così via. Nel trattamento dei quadri che comportano la presenza dei patogeni i punti maggiormente utilizzati nella pratica si possono trovare lungo il decorso di questi canali energetici per questo motivo.

3) Mutare del patogeno
A seguito del permanere dell’energia patogena nell’organismo questa può modificare le sue qualità e trasformarsi (ad esempio il Freddo si può trasformare in Calore), anche a seguito della risposta dell’organismo, dando luogo a quadri diversi.

Il meccanismo di progressione dei fattori patogeni esterni nell’organismo può seguire diverse vie per le quali in medicina cinese sono state sviluppate diverse teorie e metodiche di trattamento.

4) Collegamento tra fattori patogeni ed organi
Il patogeno tenderà a colpire l’organo collegato rispetto alle cinque fasi (ad esempio il Freddo i Reni), così come l’organo tenderà a generare, in caso di malfunzionamento, il patogeno corrispondente (ad esempio la Milza l’Umidità).

5) I fattori patogeni si possono associare tra di loro.
E’ possibile avere dei quadri in cui un fattori patogeni può penetrare nell’organismo combinato ad un altro fattore patogeno: Vento Freddo (ad esempio nelle forme influenzali) o Umidità Calore (ad esempio nelle diarree) o Vento Freddo Umidità (ad esempio nelle sindromi dolorose articolari.

6) I fattori patogeni possono essere classificati anche in un’ottica yin/yang ed ognuno ha dei segni tipici con i quali si manifesta nel corpo.

7) I fattori patogeni entrano in via preferenziale dai:
1. Meridiani tendino muscolari: essendo la barriera difensiva verso l’esterno sono i primi ad avere il contatto con le energie cosmo patogene esterne. Se il
Wei Qi è sufficiente la penetrazione del patogeno è difficile o impossibile, altrimenti può entrare dal sistema dei Canali Principali.

2. Meridiani principali: se il sistema dei Meridiani tendino muscolari [Jin Jing] non riesce a bloccare la penetrazione del fattore patogeno questo può penetrare dai Punti Shu antichi (Wu Shu) e risalire il percorso del Meridiano principale. In questo tragitto tutto il sistema dei canali energetici [Jing Luo] si attiva per contrastarne la progressione perché nel caso in cui le energie difensive non abbiano successo nel bloccare il cammino del patogeno questo può arrivare fino all’organo o al viscere relativo.
3. Meridiani principali yin del piede: possono essere attaccati dai patogeni yin come il Freddo o l’Umidità o questi combinati insieme.
4. Punti
Feng: i punti Vento, situati nella parte alta del corpo, più esposta alle energie cosmo patogene
5. Prime vie respiratorie: il Polmone è l’unico organo ad avere un contatto diretto con l’esterno ed inoltre teme il freddo. Per questo motivo se la sua energia è insufficiente non riesce a contrastare la penetrazione dei fattori patogeni.

6. Dalla via alimentare. Gli alimenti consumati freddi possono portare all’interno del corpo il fattore patogeno freddo in modo aggressivo ed improvviso, che attacca direttamente il riscaldatore medio e poi quello inferiore.

 

I fattori patogeni non sono solo una causa “esterna”

I fattori cosmo patogeni esterni sono anche una metafora per interpretare processi che avvengono all’interno dell’organismo che hanno analogie con i fenomeni climatici naturali.

 

Per questo motivo più spesso si utilizza il termine fattori patogeni, omettendo il nesso con le energie cosmo patogene e con l’esterno. In questo senso si può parlare della presenza dei fattori patogeni nel nostro organismo anche se questi non sono causati dalla penetrazione delle energie climatiche esterne. Il non corretto funzionamento del sistema degli zang/fu può sviluppare in modo endogeno energie che si comportano nel nostro corpo allo stesso modo in cui le energie cosmo patogene si comportano in natura. Questa analogia ci consente di utilizzare il modello dei fattori patogeni anche laddove ne manchi l’aspetto eziologico. In questa accezione li ritroveremo anche in seguito come possibili conseguenze delle altre cause di malattia.

Caratteristiche dei sei fattori patogeni

Vento [ Fēng]
E’ yang, tende ad attaccare la parte alta del corpo, tende ad andare verso l’alto e verso l’esterno, è mobile ed i dolori associati sono variabili e migranti e si può diffondere velocemente.
E’ il fattore climatico legato alla primavera, ma può presentarsi in tutte le stagioni e spesso si presenta combinato agli altri patogeni ad esempio Vento-Calore, Vento-Freddo, Vento-Umidtà, Vento-Secchezza.
Il Vento è considerato il patogeno più pericoloso sia perché il cambiamento delle condizioni atmosferiche viene associato al vento, sia perché veicolo di altri patogeni. E’ lui che ne facilita la penetrazione all’interno dell’organismo attraverso la pelle, la bocca, il naso o dai Punti Shu e Feng. Nel Neijing è scritto che il
“Vento è la causa delle 100 malattie”.
Quando penetra dai pori della pelle, causa uno squilibrio tra Wei Qi e Ying Qi, disperde il Wei Qi, favorisce l’apertura dei i pori cutanei facilitando la sudorazione, causa febbre e avversione al vento; attaccando le parti superiori e superficiali del corpo spesso causa cefalea, ostruzioni nasali, dolore e prurito alla gola.

Come in natura, così nel nostro corpo il Vento migra e si manifesta in luoghi o tempi variabili con segni che appaiono e scompaiono improvvisamente, varia in intensità e dà luogo a sintomatologie con esordio brusco, fluttuazioni irregolari e rapidi cambiamenti, muove causando agitazione o movimenti involontari, tremori, spasmi, convulsioni, contratture e rigidità, lasciando spesso traccia del suo passaggio nello “spostamento” ad esempio deviando la rima orale o palpebrale o la direzione della lingua sporta. Le malattie da Vento interno hanno come sintomi principali l’offuscamento, le vertigini, la perdita di coscienza improvvisa, l’emiplegia, occhi e bocca deviati, spasmi agli arti. Le cause da eccesso di questi casi sono da cercare nella iperattività dello yang del Fegato, nel Calore che al suo massimo produce il Vento, mentre le cause da Vuoto dipendono per lo più da un Vuoto di yin o da un deficit di Sangue.

Freddo [ Hán]

E’ un patogeno di natura yin e quindi danneggia il Yang Qi dell’organismo. Prevale in inverno ma è possibile essere esposti al freddo in tutte le stagioni, per un brusco calo di temperatura (ad esempio a causa dell’aria condizionata) o perché non si è protetti con indumenti adeguati. Il Freddo danneggia il Yang Qi, il corpo perde la capacità di riscaldarsi e questo non gli consente di espellere il patogeno contrapponendogli il proprio calore fisiologico; così il Freddo ristagna e crea avversione al Freddo e al Vento. Come in natura il Freddo condensa, così nel nostro organismo blocca la circolazione superficiale del

 Wei Qi chiude i pori della pelle e impedisce la sudorazione con timore del freddo e febbre. Allo stesso modo può rallentare la circolazione del Qi e del Sangue nei Meridiani, nei vasi ostruendone la circolazione provocando dolore che peggiora con il freddo o determinando un colorito pallido; quando entra nei Jing Luo, nei tendini, nelle articolazioni e nei muscoli provoca una stasi generando un senso di stiramento doloroso. A livello delle secrezioni e nei liquidi, il Freddo li rende abbondanti, chiari e senza odore. Il suo colore caratteristico è il bianco. Si distingue una disarmonia da Freddo Esterno ed una da Freddo Interno. A sua volta il Freddo esterno si può distinguere dalla sintomatologia se attacca gli strati esterni (come i muscoli), o se arriva a colpire direttamente gli organi:

1. Freddo esterno:
a. Attacco di Freddo allo strato esterno:
i. Attacco di Vento Freddo: con timore del freddo e freddolosità non migliorata dal calore, febbre, dolore al capo e al corpo, articolazioni dolenti, brividi, assenza di sudorazione.

ii. Sindromi Bi da Freddo, con dolori intensi alle articolazioni migliorati dal calore ed ingravescenti con il freddo, contratture e difficoltà al movimento.
b. Attacco di Freddo direttamente agli organi, con dolore caratterizzato da avversione al freddo che migliora con il calore e con segni distinti a seconda dell’organo colpito. Ad esempio, quando il Freddo attacca Milza e Stomaco si avrà vomito, diarrea, timore del freddo, sensazione di corpo doloroso, dolore all’epigastrio e addome freddo.
2. Freddo interno:
Le patologie da Freddo interno sono dovute da un deficit dello yang che non è sufficiente per compiere la sua funzione di riscaldare. I segni principali sono il timore del freddo (migliorato dal calore) vomito di liquidi chiari, poliuria, nicturia, senso di affaticamento, freddo e dolori localizzati, diarrea con alimenti non digeriti. Le sindromi da deficit di yang sono messe in relazione con i Reni in quanto sono la dimora dello yang e l’origine del
Yang Qi di tutto l’organismo. Pur essendo distinti i quadri da deficit da quelli da eccesso, essi si influenzano tra di loro; infatti, la penetrazione del Freddo esterno danneggia il Yang Qi soprattutto se si protrae a lungo, mentre un quadro da deficit di Yang Qi facilita la penetrazione del Freddo esterno.

Calore estivo [ Shŭ]

E’ un patogeno yang e ha la tendenza ad infiammare, salire, disperdere e diffondersi rapidamente. Il Calore estivo è un patogeno la cui presenza può essere indotta esclusivamente dall’esposizione alla calura estiva, essendo provocato solo da una causa esterna. Il calore estivo è una situazione climatica generalmente presente in estate. Consuma e danneggia lo yin ed in particolare i liquidi fisiologici; inoltre apre i pori della pelle e questo consente ai liquidi di uscire diminuendoli ulteriormente ed aumentando così lo squilibrio yin/yang dell’organismo. Con i liquidi si perde anche il Qi ed è per questo che si dice che il calore per sua natura “consuma”. I sintomi dell’attacco da Calore estivo sono febbre, sete, sudorazione, avversione al calore, irrequietezza, astenia. Il calore estivo si combina spesso all’umidità atmosferica stagionale dando segni di pesantezza agli arti, sensazione di pienezza, oppressione toracica ed epigastrica, vomito, nausea, feci molli. Le sindromi da Calore estivo possono essere:
1. Attacco di calore estivo da temperatura elevata: temperatura elevata, sudorazione abbondante, angoscia, desiderio di bere, astenia, oliguria con urine scure.
2. Attacco di calore estivo da insolazione:
nei casi lievi con vertigini nausea oppressione al petto e vomito; nei casi gravi con sincope, perdita di conoscenza mani e piedi improvvisamente freddi.

3. Attacco di Calore estivo-Umidità:
Calore e freddo alternati, angoscia, sete, oppressione al petto, nausea, astenia, diarrea, oliguria.

Fuoco [ Huŏ]
Il termine Fuoco in medicina cinese si utilizza principalmente in quattro diversi contesti:

1.      uno dei cinque elementi nella teoria delle Cinque Fasi [Wu Xing]
2. energia fisiologica vitale e sua forza motrice [
Ming Men]
3. nei sei eccessi climatici
4. come manifestazione patologica di Calore [Re] estremo interno nel modello degli Otto Metodi [
Ba Gang]

 

Il Fuoco è un patogeno yang caratterizzato dal movimento, in particolare verso l’alto, brusco, che divampa e brucia consumando i liquidi corporei. Il suo colore caratteristico è il rosso.
Il Fuoco è diverso come origine dal Calore estivo poiché
origina dall’interno e non è mai collegato all’Umidità. Può essere il risultato della trasformazione di uno degli altri cinque fattori patogeni, oppure è esso stesso un fattore patogeno endogeno, infine può provocare altri fattori patogeni interni (per esempio il Vento interno).

I segni possibili collegati ai quadri in cui è presente il Fuoco sono sete, viso rosso, occhi rossi ed irritati, sapore amaro in bocca, segni di calore, avversione al calore e ulcerazione in bocca.
Per la sua natura yang danneggia lo yin; quindi, in primo luogo esaurisce i liquidi corporei ed inoltre danneggia il
Qi. Per questo motivo possiamo trovare secchezza alla gola ed alla bocca, sete, stipsi.
I liquidi e le secrezioni saranno scarse e scure, di odore forte e brucianti. Il consumo dei liquidi accentuando lo squilibrio yin/yang aggrava la sintomatologia del Fuoco. Danneggiando lo yin un Fuoco protratto nel tempo può ledere anche il
Yuan Qi dando astenia; può inoltre consumare lo yin del Fegato e privare i muscoli ed i tendini del loro nutrimento o creare Vento interno per eccesso di calore con iperpiressia, coma, ictus, convulsioni, rigidità del collo ed opistotono. Divampando verso l’alto il Fuoco disturba lo Shen, dando segni quali ansia, insonnia, mania, agitazione, perdita di coscienza e delirio. Il Fuoco accelera la circolazione del sangue e lo agita, impedendo allo stesso di restare nei vasi. In questo caso abbiamo dei segni come emottisi, ematemesi, ematuria, perdita di sangue con le feci, emorragie cutanee, rash cutanei, menorragia che nelle loro origini da Pieno sono riconducibili al Fuoco. Nell’ottica della differenziazione delle sindromi secondo gli zang/fu il Fuoco interessa prevalentemente il Cuore, lo Stomaco ed il Fegato. E’ inoltre spesso implicato nel meccanismo della produzione dei Tan.

Umidità [湿 S]

L’Umidità è un patogeno di natura yin maggiormente presente nella tarda estate, ma può anche colpire chi lavora o vive in ambienti umidi o a continuo contatto con l’acqua. Tende ad andare in basso dando sensazione di pesantezza, ostruzione, gonfiore, minzione breve e difficoltosa con urine torbide, leucorrea, diarrea e dissenteria; può anche attaccare l’alto dando ad esempio senso di pesantezza alla testa o oppressione al torace o interessare il Jiao medio con sensazione di oppressione all’epigastrio.

Ostacolando la circolazione del Qi e del Sangue provoca dolore, senso di pienezza e gonfiore a localizzazione fissa, edemi, dolenzia agli arti, insensibilità ai muscoli ed alla pelle, dolore e pesantezza alle articolazioni. I segni peggiorano con l’esposizione all’umidità.
Essendo un patogeno yin lede lo yang ed in particolare il
Yang Qi della Milza, organo al quale è collegato nella dinamica delle cinque fasi. Danneggiando il Yang Qi della Milza la ostacola nella sua funzione di trasformare l’acqua e l’umidità stessa aggravando il quadro complessivo per la produzione di Umidità interna con sintomi come diarrea, urine scarse, edema
L’Umidità è torbida e così saranno le secrezioni, dense e vischiose. Si potranno notare muco nelle feci, urine torbide, leucorrea gialla e bianca, catarro vischioso, scolo nasale denso. L’Umidità è difficile da eliminare dall’organismo ed i quadri di Umidità o Umidità Calore in generale sono i più lunghi da trattare e possono dar luogo a molte ricadute. Le sindromi da Umidità esterna sono:

 

1. Vento Umidità, con febbre pomeridiana, traspirazione che non permette la diminuzione della febbre, testa e corpo pesanti, arti dolenti, timore del vento.

2. Sindromi Bi Umidità, con articolazioni dolorose, pesanti, dolori fissi e difficoltà di movimento, gonfiori.

I quadri di Umidità interna dipendono da una condizione della Milza in vuoto che non riesce a svolgere la sua attività di trasformazione-trasporto. In questa circostanza la Milza non riesce e trasformare a trasportare i Liquidi che si accumulano in Umidità causando gonfiori, mancanza di appetito, assenza di sete, oppressione toracica, nausea, pienezza addominale, urine torbide, feci poco formate, diarrea, testa e corpo pesanti.


Secchezza
[ o]

La secchezza è tipica dell’autunno e viene distinta in secchezza arida, di natura yang e secchezza fredda di natura yin. Penetra nell’organismo dalla bocca e dal naso, attacca il Wei Qi ed il Polmone al quale è collegata nella dinamica delle cinque fasi. La secchezza attacca i fluidi corporei ed i segni possono essere bocca secca, naso secco, sete, pelle secca con ragadi, capelli secchi, oliguria, stipsi. La secchezza colpisce il Polmone che ama l’umido e teme il secco; essa penetra dal naso, l’orifizio del Polmone, può ledere il suo Qi e consumarne i fluidi dando tosse secca con poco catarro difficile da espettorare, denso, talora striato di sangue, dispnea e dolore toracico.

 

Le sindromi da secchezza esterna sono:
1. Secchezza calda:
febbre, timore lieve del Vento e del Freddo, mal di testa, sudorazione scarsa, sete, naso e gola secchi, tosse secca con poco catarro o con catarro striato di sangue, tosse che non da sollievo.
2. Secchezza fredda:
Timore del freddo, febbre, cefalea, assenza di sudore, tosse secca con poco catarro, bocca e naso secchi I quadri di secchezza da causa interna possono dipendere da una perdita eccessiva di liquidi tramite le feci, urine o traspirazione eccessiva riconducibili ad una disarmonia degli
zang/fu.

 

La secchezza può essere inoltre presente nei quadri da Calore Pieno o Vuoto, nel deficit o stasi di Sangue, nel deficit o stasi dei liquidi organici, in questo caso come risultante di altri quadri.

 

Appendice:

 

Fuori dal contesto dei sei fattori patogeni spesso si utilizza il termine Calore [ ]
Il termine Calore si utilizza per lo più all’interno di una dialettica relativa alle Otto Regole [Ba Gang], come complementare al Freddo. In questo contesto può essere localizzato a livello dell’Esterno [Biao] o dell’interno [Li], essere Pieno o Vuoto. A differenza del Fuoco il Calore si può combinare con gli altri patogeni, in particolare con l’Umidità ed il Vento, può interessare diversi zang/fu ed anche sistemi più estesi come ad esempio nelle sindromi da Calore nel Sangue. La causa esterna del Calore è dovuta all’esposizione al calore, le cause interne dipendono dal mal funzionamento degli zang/fu o dall’assunzione di alimenti di natura calda o da farmaci. Fuoco e Calore condividono gran parte dei segni e sintomi: a differenza del Calore però il Fuoco tende maggiormente a far salire verso la testa, a seccare fortemente i liquidi, a danneggiare il Sangue e lo yin, a consumare il Qi, ad avere una forte azione sullo Shen, a provocare sanguinamenti.

(fine seconda parte)