Perché ci si ammala? Il punto di vista della medicina cinese - terza parte

Jul 30 / Paolo Ercoli
Terza parte dell'articolo, oggi vedremo le "cause interne" e quelle "nè interne nè esterne" ovvero legate allo stile di vita ed in particolare sulla alimentazione e sugli "eccessi di attività"

Le cause interne: le emozioni


Introduzione

Ogni istante siamo immersi in una complessa rete di stimoli emozionali che ci derivano dall’ambiente circostante: vivere significa provare emozioni e queste normalmente sono una forma di nutrimento del nostro spirito. Quando esse sono sregolate, eccessive, estreme, violente o se perdurano a lungo possono diventare causa di malattia.

In medicina cinese sono annoverate tra le cause interne di malattia, perché se è pur vero che è dall'esterno che giunge lo stimolo, è da dentro che noi che attribuiamo il significato ed il suo valore. E' da dentro che gli attribuiamo una etichetta, dal nostro vissuto e dal nostro sistema di valori e di credenze scegliamo se, dato un evento, classificarlo come "positivo" o "negativo".

Vediamo adesso in dettaglio le relazioni che hanno le emozioni con il nostro sistema fisiologico.

 

1)Legame tra emozioni Shen e Qi
Le emozioni sono da collegare in prima istanza al Cuore e allo Shen; il Cuore deve essere mantenuto sgombro e privo di pensieri, brame, attaccamenti, paure, rabbia ecc. per poter essere la residenza dello Shen; se lo Shen è danneggiato le emozioni diventano patogene e ne consegue che il Qi non viene nutrito.

 

2) Legame tra emozioni e Sangue [Xue]
Le emozioni sono inoltre collegate al Sangue, che le radica e le diffonde. Se gli organi
Zang sono collegati agli aspetti sottili [Shen] e alle emozioni è perché questi aspetti yang necessitano di una controparte yin per il loro radicamento. Anche in questa occasione l’esempio della mongolfiera ci permette di comprendere e di visualizzare questa dinamica di bilanciamento.

Non a caso il Cuore ed il Fegato, collegati agli aspetti più eterici (Shen e Hun) sono gli organi che hanno un legame più forte con il Sangue.

3) Legame con i Tre Tesori
Vale la pena, inoltre, di ricordare che l’armonia dello
Shen è collegata alla energia innata Yuan Qi e alle energie acquisite, o meglio alla “trasformazione” Jing-Qi-Shen. Per questo motivo dei fattori costituzionali o relativi alla produzione/diffusione del Qi possono portare squilibri allo Shen.

4) Legame tra emozioni e
Zang/Fu
In medicina cinese sono inoltre stabilite le relazioni tra le diverse emozioni e gli organi collegati, ed un eccesso di una particolare emozione danneggia soprattutto l’organo ad essa collegato. Allo stesso modo un disturbo di un organo può riflettersi sugli aspetti emotivi ad esso collegati.
In ogni caso le emozioni eccessive tendono ad avere sempre una azione sul Cuore, per i motivi detti, e sul Fegato, in quanto deputato alla armonizzazione delle emozioni e della circolazione di Qi e Sangue. I testi classici che trattano questo argomento non sono concordi nel numero delle emozioni o meglio ancora il loro linguaggio non consente di classificarle nel modo “tabellare” come, per nostra semplicità, ci piacerebbe avere.

 

Ad esempio, il Ling Shu nel cap. 8 ne elenca tredici:


Apprensione e ansietà, pensieri e preoccupazioni portano attacco agli Spiriti.

Colpiti gli Spiriti, sotto l’effetto della paura e del timore, vi è scorrimento, vi è fuoriuscita senza arresto.

In stato di tristezza ed afflizione, ci si turba nel centro; vi è inaridimento, vi è interruzione e la vita si perde.
In stato di allegria e di gioia, gli Spiriti si spaventano e si disperdono; pertanto, non vi è più tesaurizzazione.

In stato di oppressione e pena i soffi si chiudono e si bloccano; pertanto, non vi è più circolazione.

In stato di collera che si gonfia, ci si turba e ci si smarrisce; pertanto, non vi è più controllo. In stato di paura e timore, gli spiriti si agitano e si spaventano; pertanto, non si può più contenere.

 

Ling Shu la psiche nella tradizione cinese a cura di Claude Larre e Elisabeth Rochat de la Vallèe ed. Jaca Book

 

Nel paragrafo successivo dello stesso testo queste emozioni vengono collegate agli organi, ed in particolare:

apprensione e ansietà, pensieri e preoccupazioni al Cuore e allo Shen
paura e timore al Jing
tristezza ed afflizione al Fegato e allo Hun
allegria e gioia al Polmone e al Po
oppressione e pena alla Milza
collera al Rene


Nel Neijing Suwen (cap.5) nelle corrispondenze tra le cinque fasi e i loro elementi, si stabilisce invece una relazione tra i diversi
Zang e le emozioni ai quali risuonano:

 

Rabbia al Fegato
Gioia al Cuore
Ansia (tristezza) al Polmone
Riflessione alla Milza
Paura al Rene


5) Legame tra emozioni e circolazione del Qi
Oltre a determinare una risonanza con una loggia energetica definita, allo stesso tempo si attribuisce alle emozioni la capacità di modificare la circolazione del Qi nell’organismo in varie direzioni e diverse modalità a seconda della qualità stessa dell’emozione. Nel Neijing  Suwen al cap. 81 troviamo una relazione tra emozioni, loro dinamica ed il loro effetto sul Qi:

 

Organo
collegato

Fegato

Cuore

Polmone

Milza

Reni

Reni (jing)

Emozione

Rabbia
[]

Gioia
[xĭ]

Tristezza
[bēi],
angoscia
[yōu]

Riflessione
[sī]

Paura
[kŏng]

Shock
[jīng]

Dinamica

Ascende

Rallenta

Svanisce

Si contorce

Discende

Si confonde

Effetto
dell’eccesso
emotivo sul
flusso del
Qi

Flusso
contrario,
modo
ascensionale

Rallentamento
o dispersione

Accumulo di
calore al
centro […]

Ristagno del Zheng
Qi,
condensazione

Occlusione
del
Jiao
superiore
[…]

Flusso
caotico
4

Tabella (liberamente) tratta da G. Boschi, Medicina Cinese la radice e i fiori - Noi Edizioni

 

Per questo quando ci si riferisce alle emozioni come cause interne di malattia in genere si fa riferimento alle sette emozioni [七情 qī qíng]: rabbia, gioia, tristezza, angoscia, riflessione, paura, shock

Modificando la dinamica della circolazione del Qi in una particolare direzione, le emozioni protratte a lungo possono facilmente creare dei quadri di Calore.

 

6) L’effetto delle emozioni sugli organi
Nei testi cinesi contemporanei (in cui lo spazio riservato alle emozioni come causa di malattia non supera a volte la singola pagina come, ad esempio, in Chinese Acupuncture and moxibustion - Foreign language press Beijing)
si dà maggiore enfasi agli effetti delle emozioni che agiscono su Cuore, Fegato e Milza e sui quadri energetici collegati.

Per il Cuore le manifestazioni possono essere: palpitazioni, insonnia, sonno disturbato dai sogni, e confusione mentale; nei casi più gravi riso incontrollato, pianto e mania.

Una prolungata rabbia o depressione può danneggiare la funzione del Fegato di mantenere libera la circolazione del Sangue, provocando distensione addominale e dolore alla regione ipocondriaca, irascibilità, eruttazioni, sospiri, sensazione di bolo isterico e mestruazioni irregolari.
La preoccupazione affligge la funzione di trasporto e trasformazione della Milza, causando distensione addominale ed epigastrica ecc.

 

 

7) Le emozioni nella tradizione classica
Nella tradizione classica
vengono inoltre definiti tre diversi livelli delle emozioni. Si parla infatti di Gan, Qing e Xing.

 

Gan si riferisce ad un livello istintuale delle emozioni, potremmo dire reattivo, pensarlo come una sensazione, un’inquietudine della quale non si è consapevoli dell’origine, che non è mediata dal ragionamento. Questo livello di emozioni viene associato alla circolazione del Wei Qi ed al sistema dei canali tendino muscolari. Il Wei Qi infatti si comporta in modo reattivo, adattandosi alle influenze che arrivano dall’ambiente circostante in una modalità a noi non cosciente, automatica.

 

Qing si riferisce alle emozioni consapevoli, frutto delle nostre esperienze ed elaborate dalla nostra consapevolezza, con il nostro giudizio. Il modo di interpretare e di vivere queste emozioni dipende anche dal contesto sociale e culturale nel quale si vive. Questo livello di emozioni viene associato al Ying Qi, quindi al nutrimento ed al Sangue, ed è veicolato dal sistema dei canali Luo. Il Ying Qi dipende infatti dal meccanismo di estrazione, elaborazione ed integrazione del Gu Qi degli alimenti tramite il nostro organismo.

 

Xing è relativo al nostro atteggiamento innato, costituzionale, legato alla nostra individualità e temperamento, alle predisposizioni emotive. E’ legato al Yuan Qi, l’energia ancestrale innata e viene associato al sistema dei canali Straordinari. E’ un livello che viene correlato alle emozioni rimosse e non consapevoli ma che determinano una modalità comportamentale dell’individuo nell’affrontare le difficoltà della vita.

 

In questo contesto ci si riferisce in particolare agli insegnamenti di Jeffrey Chong Yuen. Per approfondimenti consultare i volumi delle lezioni di Jeffrey Yuen edizioni AMSA in particolare il volume 1 (canali TM), volume 2 (canali Luo)


Le cause né interne né esterne
Le cause né interne né esterne sono una categoria di cause che dipende soprattutto dallo stile di vita, dalle abitudini alimentari, dall’attività fisica e sessuale, dal corretto equilibrio tra  attività e riposo, fattori che sono indispensabili al mantenimento dello stato di salute.
In questa categoria nei classici troviamo anche le malattie epidemiche, i traumi, come le ferite e le contusioni, le lesioni da calore, quelle da freddo, i morsi di animali e le punture di insetti, che non vengono discusse in questo testo.



Dieta
La dieta deve essere bilanciata e varia nei differenti Sapori [Wei] ed Energie [Qi], adeguata allo stato complessivo di salute, all’età, alla stagione. L’alimentazione è importante per quantità, qualità, modalità e regolarità di assunzione.

1) Quantità
Mangiare troppo poco non garantisce il corretto apporto di nutrienti, lede in primo luogo
Qi e Sangue, porta al deficit del Qi della Milza e dello Stomaco al quale seguono i deficit degli altri organi e tessuti. Mangiare troppo causa ristagno di alimenti nello Stomaco ed affatica la Milza causandone il deficit. Questi disturbi possono essere causati da uno stile di vita sbagliato, condizionato ad esempio dall’attività lavorativa che obbliga a saltare i pasti, oppure possono dipendere da disturbi emozionali che interferiscono con il senso di fame e di sazietà.

2) Qualità
Oltre ai problemi dovuti ai cibi non puliti, infetti o velenosi che possono dare malattie intestinali, una dieta deve essere varia e costituita prevalentemente da alimenti coerenti con la stagione.

 

I pasti devono contenere in modo armonioso i cinque Sapori [Wei] correlati ai cinque Zang in modo da apportare loro la giusta energia. Secondo la teoria delle cinque fasi, i 5 Sapori (l’acido, l’amaro, il dolce, il piccante ed il salato) si indirizzano ai cinque organi Zang: l’acido al Fegato, l’amaro al Cuore, il dolce alla Milza, il piccante al Polmone ed il salato al Rene. La giusta quantità di questi Sapori nutre gli organi, il loro eccesso o mancanza li danneggia per questo è importante una alimentazione in cui siano presenti tutti nelle giuste proporzioni rispetto allo stato complessivo di ognuno.


I differenti sapori hanno anche diverse proprietà: l’acido è condensante e si dirige verso l'interno, l’amaro è rassodante, perché asciuga l'umidità, ed ha una direzione discendente, il dolce rilassa e armonizza, il piccante mobilizza e si dirige verso l'esterno dove espleta una azione diaforetica, il salato umidifica, è discendente ed evacuante.

 

Nella complessa scienza della dietetica cinese un altro parametro importante è l’Energia (o Natura) [Si Qi] dei cibi, che può essere fredda [Han], fresca [Liang], tiepida [Wen] calda [Re]. La scelta dei cibi secondo la loro Energia deve tenere conto della stagione e dello stato energetico complessivo della persona; ad esempio i cibi con una natura fresca sono indicati in estate o nei quadri con prevalenza di Calore.

 

Altresì è importante la freschezza dei cibi per il loro apporto del loro principio vitale [Jing], così come la loro conservazione e il tipo di cottura che può modificare la loro Energia o danneggiarne il Jing.

La piramide nutrizionale fissa le proporzioni tra gli alimenti in termini quantitativi/qualitativi dando ai cereali il compito di nutrire, alle verdure quello saziare, ai prodotti animali (in piccole dosi) quello di integrare l’alimentazione e alla frutta quello di aiutare l’organismo. Per tutti questi motivi la predilezione per alcuni alimenti può portare ad una dieta squilibrata con un eccesso di certe sostanze nutritive e difetto di altre e questo crea uno squilibrio tra yin/yang e porta alla disarmonia energetica.

La predilezione per alcuni alimenti o sapori porta all’organo una energia in eccesso che tende a danneggiarlo; spesso questo effetto si propaga all’organo successivo nel ciclo di dominazione. Raramente questi comportamenti sono generati da un bisogno reale di apporto energetico correlato al Sapore o alla Energia, più spesso dipendono da una mancanza di consapevolezza delle proprie necessità. È anche possibile che l’organo richieda il suo sapore ma che questo desiderio venga realizzato con alimenti non salutari. Ad esempio la voglia di dolce dovrebbe essere soddisfatta da alimenti come la zucca o la carote, non con lo zucchero bianco o alimenti industriali di questo tipo, altrimenti l’organo ne risulta danneggiato e questo può anche aumentare la richiesta del suo sapore innescando una spirale dannosa.

3) Modalità di assunzione

I pasti vanno consumati nel giusto tempo per garantire una buona masticazione, in un clima sereno, lontano dalle preoccupazioni del lavoro o di altro tipo. Rabbia, stress, preoccupazioni o fretta nuocciono alla digestione e creano stasi di energia nel Fegato e nello Stomaco.

4) Regolarità
I pasti vanno consumati con regolarità di assunzione e ad una giusta distanza tra di loro e dal sonno. Il pasto del mattino deve essere abbondante poiché nel ritmo di
zang/fu abbiamo il massimo di attività degli organi digestivi al mattino (Stomaco Milza ore 7-9 e 9 - 11). Il pasto serale deve essere leggero e ben digeribile, consumato almeno quattro ore prima di andare a dormire, per evitare che la presenza di cibo nello Stomaco turbi il sonno. Un famoso proverbio cinese recita "mangia al mattino come un imperatore, a mezzogiorno come un re, alla sera come un povero". Nella dietetica cinese non viene attribuito valore al digiuno se non occasionale e motivato, perché può danneggiare l’energia di Milza e Stomaco.

L’eccesso di attività
Con eccesso di attività si intende l’eccesso di attività fisica, mentale e sessuale. Anche queste attività vanno proporzionate in funzione dell’età, dello stato di salute e della stagione.

Una regolare attività fisica beneficia l’organismo e rafforza la costituzione, allo stesso tempo è importante un adeguato riposo. Al contrario la mancanza di attività fisica, ad esempio legata ad un lavoro sedentario, indebolisce le funzioni di Milza e Stomaco con perdita di appetito, mentre l’abitudine a posture scorrette, crea stasi di Qi e Sangue. L’eccesso di attività fisica per intensità o durata, danneggia in primo luogo il Qi e secondariamente il Sangue, dando luogo a quadri di Deficit di Qi.


L’eccesso di attività mentale, come lo studio o comunque il lavoro intellettivo, danneggia in primo luogo il Sangue e secondariamente il
Qi. Può danneggiare il Cuore e la Milza e consumare lo yin.

 

Una regolare attività sessuale favorisce la circolazione del Qi del Fegato e del Cuore, mentre il desiderio costante disperde lo Shen. L’eccesso di attività sessuale, soprattutto negli uomini, esaurisce il Jing del Rene provocando astenia ai lombi e alle ginocchia, vertigini, acufeni, apatia; nelle donne un numero elevato di gravidanze produce lo stesso effetto sul Jing


Il Neijing al cap.7 spiega:
“I cinque sforzi che sono dannosi al corpo sono: il prolungato uso degli occhi danneggia il sangue; restare sdraiati e riposare troppo a lungo danneggia l’apparato respiratorio; restare seduti troppo tempo danneggia la carne; restare in piedi troppo tempo danneggia le ossa; camminare troppo tempo danneggia i muscoli. Ciò spiega i cinque sforzi che danneggiano l’uomo”


Tratto da: Nei Ching a cura di Ilza Veith ed. Mediterranee – 1995 - Libro settimo pag. 239-240

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