L' I Ching, il Libro dei Mutamenti

Paolo Ercoli
In questo articolo vediamo brevemente la storia dell' Yi Jing, importantissimo testo della cultura e della filosofia cinese, e le modalità di consultazione di uno dei libri più antichi del mondo.


L’I Ching o libro dei mutamenti, conosciuto anche come Yi Jing, nella traslitterazione corretta pinyin, o I King è un antichissimo classico della cultura cinese. I Ching, è formato da due ideogrammi, 易 Yi mutamento e 經 Jing libro (testo classico), da cui Libro dei Mutamenti.

In sostanza, l’I Ching, il libro dei mutamenti è una sorta di oracolo, a cui è possibile rivolgere delle domande per ricevere delle indicazioni riguardo i comportamenti da tenere in tutte le questioni che riguardano la vita: progetti, affari, relazioni e così via.
Per poter interpretare correttamente l’I Ching abbiamo bisogno di un lettore esperto, che sappia come porre le domande e leggere le risposte. Queste ultime, se correttamente interpretate, sono in grado di fornire delle indicazioni chiare e precise.

I Ching: cos’è e come si legge per ottenere le risposte alle nostre domande
Il Libro dei Mutamenti risale alla dinastia Zhou. Anche se è stato organizzato nella forma in cui lo conosciamo “soltanto” 3000 anni fa, la sua prima edizione è databile intorno al X secolo a.C..
Oltre a rappresentare un testo oracolare, l’I Ching è un testo filosofico, matematico, medico ed introspettivo. Lo stesso Confucio lo riteneva un libro di immensa saggezza, e negli anni lui e la sua Scuola hanno arricchito con i loro commenti il testo originale.

L’arte della divinazione
Prima dell’I Ching, l’arte della divinazione avveniva attraverso gli sciamani. Le domande venivano scritte sui gusci di tartaruga e gettati nel fuoco: gli sciamani avevano il compito di interpretare le crepe che comparivano sui gusci, e tradurre questi segni in risposte da parte degli spiriti.
Con l’I Ching la divinazione avviene attraverso il lancio di tre monete o con la divisione degli steli di achillea. Questo perché l’interrogazione dell’I Ching si basa sulla costruzione di esagrammi, che identificano il mutamento. Gli steli e le monete danno luogo alle linee dell’I Ching, e agli esagrammi, che sono in totale 64. Ovviamente il responso relativo alle linee risultanti è da interpretare in base alla domanda posta, così da fornire una risposta chiara e coerente.

Il mutamento

La teoria che sta alla base dell’I Ching (come anche della filosofia cinese) è proprio quella secondo cui tutto è in continuo mutamento. Questo incessante mutamento è però la conseguenza di un principio di coerenza interna dell’universo, secondo cui un gesto apparentemente casuale è in realtà connesso ed espressione di una tendenza universale.
Si tratta di una idea di connessione che ha caratterizzato non solo la filosofia cinese, ma anche quella occidentale. Basti pensare che nel 1952, 3000 anni dopo la stesura del Libro dei Mutamenti, il filosofo Carl Gustav Jung teorizzò la Sincronicità in accordo proprio ai principi dell’I Ching.

Gli esagrammi

Gli esagrammi sono dei simboli, dei segni grafici rappresentati da sei singole linee. Ognuna può essere unita, di tipo Yang, o spezzata, di tipo Yin. Anche nell’I Ching, quindi, possiamo ritrovare un’altra delle più famose rappresentazioni della filosofia cinese, ossia il dualismo tra Yin e Yang.
Le combinazioni tra queste sei linee danno vita, in totale, a 64 esagrammi, ognuno caratterizzato da un nome e una “spiegazione” e da una immagine.
Come avviene la consultazione dell’I Ching
La consultazione dell’I Ching può avvenire in autonomia, anche se all’inizio è meglio essere introdotti al testo e alle sue chiavi di lettura con l’aiuto di un esperto.
·La prima fase, quindi, consiste generalmente nella creazione di un’atmosfera di relax, senza rumori o elementi di disturbo. Questo permette di focalizzarci solo e soltanto sul quesito; questo è importante aprire la mente per ricevere un responso il più chiaro possibile.
·Poi è il momento della formulazione della domanda, che deve essere il più precisa possibile e rispondente al reale bisogno di colui che la pone.
·A questo punto, con le 3 monete o con gli steli, si ottengono le linee che compongono l’esagramma relativo alla nostra domanda.
·Arriva poi il momento del responso e dell’interpretazione. Questo è il momento più delicato, poiché è necessario lasciare un momento alla mente per evocare immagini corrispondenti al responso. L’esagramma rappresenta la situazione oggetto del quesito e il suo possibile sviluppo, mentre le sue linee rappresentano delle variabili, dei comportamenti mutevoli su cui è necessario porre l’attenzione. Non sempre è facile interpretare correttamente il responso, anche perché il Libro dei mutamenti presenta un linguaggio che deriva da un’altra cultura, ricco di metafore e similitudini, in un certo senso evocativo, poiché mira a stimolare il nostro subconscio. Proprio per questo è importante liberare la mente prima della consultazione, per evitare di essere corrotti dalla razionalità.

L’ I Ching a cosa serve? Apre l’esistenza, porta gli affari a compimento, comprende le vie del mondo intero, questo è tutto” (Confucio)

Come imparare a interpretare correttamente il libro dei mutamenti

L’I Ching, come abbiamo detto, può essere consultato autonomamente, ma è molto utile la figura di un esperto che ha familiarità con il linguaggio usato nel testo e con le sue metafore ed è in quindi grado di interpretarlo correttamente.
Lo scopo della consultazione del Libro dei Mutamenti, infatti, è quello di prendere decisioni importanti. Tuttavia, i responsi forniti possono essere utili anche come guida di comportamento in generale, nei confronti del cambiamento e in tutte le altre occasioni della vita.