Come perdere peso: il punto di vista della medicina cinese

Jul 15 / Karin Wallnoefer
Siamo abituati a pensare alle cause del sovrappeso in termini prettamente matematici. Le calorie che una persona assume vengono in seguito trasformate in energia o vanno ad aumentare i depositi di grasso. Se si assumono più calorie di quante se ne bruciano, si ingrassa. Viceversa, diminuendo l'apporto calorico, si perde peso. Per controllare o far calare il peso sarebbe dunque necessario ridurre le calorie oppure bruciarne di più attraverso l'attività fisica. Questa teoria, considerata in termini assoluti, è inconfutabile. Il problema è che la realtà risulta essere più complessa. In questo articolo esamineremo il punto di vista della medicina tradizionale cinese per una valutazione più ampia e olistica della questione.

Qi invece di calorie

Nella medicina cinese non si considerano le calorie, bensì il Qi.

Il Qi (qui inteso in senso generale) è l'energia che il nostro organismo utilizza sia per le funzioni necessarie alla sopravvivenza, come la circolazione, la digestione o le difese immunitarie, sia per permetterci di essere attivi e quindi di pensare, parlare, camminare e usare i nostri sensi.
Guardando agli alimenti in grado di tonificare il Qi, nella dietetica cinese vengono classificati come alimenti con un sapore dolce. Ovviamente qui non ci si riferisce esclusivamente ai dolci in senso stretto, ma fondamentalmente ad alimenti con un buon contenuto di macronutrienti, ossia carboidrati, grassi e proteine. In altre parole: troviamo alimenti dal sapore dolce e capaci di tonificare il Qi tra cereali, legumi, carni, pesci, frutta secca, latticini, ortaggi amidacei e frutta. Tonificano il Qi tutti gli alimenti sazianti e calorici. Sono proprio questi cibi dal sapore dolce che cerchiamo quando abbiamo bisogno di energia. Anzi, più specificamente, l'appetito di una persona con una carenza di Qi tende ad orientarsi verso alimenti ricchi di carboidrati e spesso, soprattutto in caso di un deficit di Qi importante, preferirà cibi ad alto indice glicemico, che forniscono calorie in modo repentino. 
Il corpo dunque istintivamente spinge ad assumere calorie (e preferibilmente di rapida assimilazione) nella speranza di ottenere energia, Qi. Ma questa strategia non sempre funziona. Dal punto di vista della medicina cinese, non basta assumere alimenti dal sapore dolce per produrre Qi. La produzione di Qi, oltre che dall'apporto calorico, dipende da molte altre funzioni, legate a due sistemi funzionali: Milza e Polmone. 

Il ruolo di Milza e Polmone per la produzione di Qi
Per quanto riguarda il sistema della Milza, una prima funzione importante è la digestione e l'assimilazione dei nutrienti. I macronutrienti non adeguatamente digeriti e assimilati ovviamente non possono neanche incrementare il Qi. Essi finiscono nel colon, causando gonfiore intestinale, diarrea o disbiosi. Una seconda funzione fondamentale è quella di rendere disponibile le calorie, ottenute tramite la digestione, per l’intero organismo. Affinché possa essere trasformato in energia, il glucosio deve essere trasportato in circolo sotto forma di glicemia e quindi fatto penetrare all'interno delle cellule. Sbalzi glicemici o una ridotta sensibilità all'insulina ostacolano la produzione di Qi e tendono ad aumentare gli accumuli di grasso. La regolazione della glicemia da parte del pancreas e la funzione dell’insulina sono aspetti cruciali per la produzione di Qi, che, per la medicina cinese, ricadono tra i compiti del sistema funzionale di Milza.
Altrettanto essenziale per la produzione di Qi è il contributo del sistema di Polmone. I polmoni ovviamente forniscono ossigeno attraverso la respirazione. Successivamente l'ossigeno deve essere trasportato in tutto il corpo e reso disponibile per le cellule grazie alla respirazione cellulare. Infine, anche la funzione dei mitocondri quali "centrali energetiche" all'interno delle cellule è cruciale ai fini della produzione di Qi. Questi aspetti in medicina cinese possono essere attribuiti al sistema di Polmone. 

Aumentare il Qi o l'umidità
Solo se tutte le funzioni della Milza e dei polmoni operano in modo ottimale, l'organismo può trasformare completamente in Qi tutte le calorie assunte con il cibo. Gli alimenti dal sapore dolce che non possono essere trasformati in Qi finiscono invece per aumentare l'umidità. Possiamo immaginare l'umidità come una sorta di sostanza patologica che si accumula all'interno dell'organismo. L'umidità si manifesta sotto varie forme, tra cui un peso eccessivo, sia a causa di gonfiori e tendenza a edemi, sia per un aumento dei depositi di grasso. Quindi, anche per la medicina cinese, gli alimenti dolci, se non sono trasformati in Qi, finiscono per aumentare l'umidità e, di conseguenza, il peso corporeo. Tuttavia, a differenza del modello matematico riduzionistico, la medicina cinese considera anche le cause "interne", legate ai sistemi funzionali e all'equilibrio energetico. Ecco perché, per controllare il peso dal punto di vista della medicina cinese, non è importante solo mangiare meno o fare più esercizio fisico. È invece cruciale migliorare la trasformazione e la produzione di Qi, diminuendo contemporaneamente la formazione di umidità. Ed ecco perché avere più energia è un piacevole effetto collaterale di ogni tentativo sensato di ridurre un peso corporeo eccessivo.

Strategie per controllare il peso
Arriviamo ora alle conclusioni pratiche di queste considerazioni. Oltre al calcolo delle calorie e alla limitazione del loro apporto in caso di sovrappeso, per la medicina cinese esistono molte altre strategie utili per aumentare il Qi e ridurre l'umidità. Per migliorare la trasformazione del cibo in Qi possiamo tenere conto di questi fattori:
1) la qualità dei cibi e dei macronutrienti: zuccheri semplici rendono più difficile il controllo glicemico; nella dietetica cinese sono descritti come alimenti dal sapore dolce "eccessivo", che indeboliscono la Milza sia nella funzione digestiva sia nel ruolo di distribuire il Qi in tutto l'organismo; un grande problema si crea quando una persona cronicamente in deficit di Qi cerca istintivamente proprio questo tipo di alimenti;
2) a matrice dei cibi: una farina industriale e un cereale integrale in chicchi possono avere gli stessi ingredienti, ma hanno effetti molto diversi su digestione e glicemia; per la medicina cinese la scelta tra queste due forme dello stesso alimento ne determina l'impatto sul sistema di Milza e sulla sua capacità di produrre Qi oppure aumentare l’umidità;
3) un'alimentazione "umidificante": la dietetica cinese riconosce alimenti che più facilmente di altri mettono in crisi il sistema di Milza e in questo modo influiscono in modo molto negativo anche sulla produzione di Qi; oltre a zuccheri semplici e farina bianca già menzionati, sono soprattutto i latticini; la lista fa pensare a diverse intolleranze: lattosio, fruttosio, glutine. 
4) forza e funzionalità di Milza e Polmone: più efficienti sono questi due sistemi, più Qi può essere prodotto; ecco perché nella medicina cinese si consiglia tra le altre cose di consumare cibi e bevande calde per controllare il peso: è un ottimo modo per sostenere il sistema di Milza; allo stesso modo, i rimedi naturali cinesi che tonificano il Qi (per esempio ginseng, astragalo e codonopsis) possono fra l'altro aiutare nella gestione del peso;
5) il ruolo del sistema polmonare: semplici esercizi respiratori come il Qigong possono migliorare la produzione di Qi; un'attività fisica moderata, anche se rilassata e non faticosa, favorisce la circolazione del Qi e può in questo modo facilitare il controllo del peso; non serve necessariamente bruciare molte calorie, a volte è sufficiente respirare bene e far respirare tutto il corpo;
6) l’attivazione dello yang: uno yang attivo (e comunque in equilibrio con lo yin) garantisce vitalità e energia; l'attivazione dello yang che si verifica naturalmente al mattino aumenta consumo e produzione di Qi, permettendo fra l'altro un miglior funzionamento di Milza e Polmone;
7) la tempistica dei pasti: consumare cibi dal sapore dolce quando lo yang è attivo ottimizza la produzione di Qi, mentre gli stessi cibi consumati durante una fase yin causano più umidità; per questo secondo la medicina cinese la colazione non fa ingrassare: la si consuma quando lo yang è forte.

In sintesi, la medicina cinese offre una prospettiva olistica sul controllo del peso e la produzione di Qi. Più che focalizzarsi solo sull'apporto calorico, è importante considerare diversi altri fattori che influenzano la trasformazione del cibo in Qi e la disponibilità energetica nell'organismo. Possiamo agire su ciascuno di questi fattori attraverso le nostre scelte alimentari, la preparazione dei cibi, la gestione dei pasti e lo stile di vita. Così, seguendo i principi della dietetica cinese possiamo controllare il peso e mantenere un buon livello di energia, non limitandosi a un mero calcolo matematico.