Il Freddo in medicina cinese - 1

Dec 12 / Karin Wallnoefer
Nei testi della medicina cinese, il freddo è descritto come una seria minaccia per la salute. Proteggersi dal freddo è un consiglio cruciale per prevenire le malattie. Non può stupire se pensiamo al periodo storico in cui la medicina cinese si è formata. Fino a un secolo fa, difendersi dal freddo era estremamente difficile, sia in Cina che nei paesi europei. Oggi le cose sono radicalmente cambiate: grazie ai riscaldamenti, alle docce calde, alle coperte termiche e all'abbigliamento invernale, l'esposizione involontaria al freddo è diventata rara. Dal punto di vista della medicina cinese, si potrebbe persino argomentare che la mancanza di esposizione al freddo sia diventata un problema di salute più grande rispetto al freddo stesso.
 
Un articolo in tre parti per esplorare i diversi aspetti del "patogeno Freddo". Qui sotto la prima parte, cliccando qui la seconda

Il Freddo invade il corpo

Per comprendere meglio l'impatto del freddo sulla salute, in questo e in altri due articoli analizzerò tre effetti diversi che questo fattore climatico ha sul nostro equilibrio energetico interno.

Inizieremo con il più pericoloso: un effetto acuto del freddo, definito in medicina cinese come "invasione". Segue un secondo effetto più cronico, caratterizzato dal logoramento dello yang e che porta gradualmente il corpo a perdere la propria capacità di mantenere il calore. Il terzo effetto del freddo è invece positivo: la sua capacità di "temprarci", rafforzando lo yang. Sono tre effetti energetici diversi, ognuno con il proprio impatto sulla salute. Quale di questi scenari si manifesti dipende dall'equilibrio di forze tra il freddo esterno e lo yang dell’organismo.
 
In questo primo articolo, iniziamo trattando il peggiore degli scenari: il freddo invade il corpo. Indipendentemente da dove o come avvenga, la penetrazione del freddo rappresenta sempre una situazione acuta e di imminente pericolo per la salute. Il freddo esterno in medicina cinese è descritto come un fattore patogeno, e la sua presenza all’interno dell’organismo come una situazione da pieno o eccesso. Trattandosi di un fattore patogeno con chiare caratteristiche yin, in medicina cinese parliamo di un eccesso di yin.
 
Il corpo, quando è esposto al freddo si difende usando il proprio yang. Lo yang permette di generare calore all’interno del corpo e di trasportarlo verso la periferia e la superficie attraverso la circolazione del qi. Come in un gioco di forze opposte, il freddo riesce a penetrare all’interno del corpo soltanto quando è relativamente più forte dello yang. Questo succede perché il freddo stesso è molto intenso, oppure perché lo yang è - in relazione ad esso - troppo debole.
 
A volte lo yang può essere debole anche solo in una parte del corpo, e sarà allora soltanto questa più esposta all’invasione del freddo. Per esempio una debolezza dello yang di rene compromette la protezione di tutta la metà inferiore del corpo, inclusi gli organi del basso ventre.
Una volta penetrato all’interno del corpo, il freddo continua ad attaccare lo yang, fino a metterlo letteralmente in ginocchio. L’effetto energetico più significativo del freddo è quello di rallentare drasticamente o bloccare completamente la circolazione del qi. E’ come se il freddo congelasse il qi, causando una forte stasi di qi locale. Questo impedisce al qi di riscaldare e di proteggere la zona invasa dal freddo. La stasi locale del qi può in seguito evolvere in una stasi di sangue e/o dei liquidi, con ulteriori implicazioni gravi per la salute. Inoltre, se il freddo penetra negli organi interni, il blocco del qi comporta inevitabilmente un'interruzione più o meno marcata delle funzioni fisiologiche dell'organo colpito.
 
Nell'ottica occidentale, l’esposizione al freddo e la scarsa irrorazione di sangue possono causare un declino delle difese immunitarie che a sua volta può favorire la proliferazione di virus o batteri. In questo modo si spiegano le malattie infettive che possono seguire a un’esposizione al freddo, come per esempio una cistite o una bronchite. Nella medicina cinese, invece, queste malattie sono considerate dirette conseguenze dell'invasione da parte del freddo prima e del calore reattivo messo in atto dall’organismo dopo.
L'invasione del freddo di solito coinvolge una parte specifica o una zona del corpo. La medicina cinese descrive varie vie attraverso cui questo fattore climatico può agire. In alcuni casi, il freddo è accompagnato da altri due fattori patogeni: il vento e/o l'umidità. Vedremo caso per caso cosa esattamente intende la medicina cinese.
Il freddo esterno può invadere la periferia del corpo, che normalmente è la parte più esposta. Potrebbe trattarsi delle dita di una mano o della punta del naso. Il corpo cerca di combattere il freddo generando calore, che potrebbe portare ad arrossamenti o una reazione infiammatoria. Nel peggiore dei casi e se non viene risolto in tempo, il blocco della circolazione di qi e sangue potrebbe causare la morte dei tessuti.
 
Vento-freddo può invadere la superficie del corpo. Più esattamente in questo caso il freddo penetra attraverso i pori della pelle, raggiungendo lo spazio tra pelle e muscoli. Qui interrompe la circolazione del qi difensivo, l’energia che circola sotto la superficie del corpo, la riscalda e la protegge verso fattori esterni. Il vento che accompagna il freddo in questo caso simboleggia la mancanza di difesa da parte del corpo: la debolezza del qi difensivo lascia i pori della pelle indifesi, creando uno spazio vuoto attraverso il quale il vento-freddo può entrare come un soffio gelido attraverso una finestra aperta. Se il vento-freddo non è eliminato in tempo (ad esempio attraverso una forte sudorazione) può spostarsi verso l’interno del corpo, raggiungendo il sistema di polmone e causando tipicamente malattie respiratorie infettive.
 
Vento-freddo-umidità può invadere muscoli, legamenti o articolazioni. Anche in questo caso il vento rappresenta una mancanza di protezione, che crea un vuoto attraverso cui i fattori patogeni esterni possono penetrare. L’umidità può accompagnare il freddo, ma può rappresentare anche il fattore patogeno principale. Entrambi, freddo e umidità, sono fattori yin che rallentano drasticamente o bloccano la circolazione locale di qi e sangue. Questo porta a una stasi locale di qi e sangue, con dolore e una perdita di funzionalità della parte interessata, spesso limitandone la mobilità. In medicina cinese parliamo di una sindrome ostruttiva dolorosa. Se i fattori patogeni non possono essere eliminati in tempo, il corpo generalmente risponde con la creazione di calore, che equivale a una reazione infiammatoria.
Il freddo può penetrare direttamente all’interno del corpo, interessando uno o più organi interni. Questa è la minaccia più grave per la salute. Quando è esposto a freddo esterno, l’organismo risponde ritirando qi e sangue all’interno del corpo anche per proteggere maggiormente queste zone più vitali. Eppure in situazioni particolari il freddo può penetrare l’interno del corpo nonostante le difese dell’organismo. Ad esempio, quando respiriamo profondamente e improvvisamente aria molto fredda senza dare al corpo il tempo di adattarsi. In questo caso il freddo può entrare direttamente nei polmoni (senza passare attraverso i pori della pelle) e causare una stasi di qi che si manifesta con tosse, dolore o l’accumulo di catarro.
 
Se esponiamo la parte inferiore del corpo al freddo, esso può penetrare nella vescica, nella prostata o nell’intestino crasso. Nelle donne anche l’utero è particolarmente esposto al freddo, soprattutto quando è “aperto” durante la mestruazione o nelle prime settimane dopo un parto. Attraverso cibi o bevande refrigerate il freddo può facilmente invadere lo stomaco, ma anche l’intestino tenue o l’utero. Quando un organo interno è interessato dal freddo, i sintomi principali sono legati all'interruzione delle funzioni dell'organo. I sintomi possono essere tosse, disturbi digestivi con vomito o diarrea, dolori e irregolarità mestruali. Di solito quando il freddo interessa l’interno del corpo non ci sono sensazioni di freddo, ma prevalgono contrazioni, crampi o il dolore causati dalla stasi. Spesso inoltre osserviamo una repulsione istintiva al freddo e un forte desiderio di cibi o bevande caldi.
 
Da ciascuno di questi scenari emerge chiaramente che il freddo all'interno del corpo può provocare notevoli danni alla salute. Se non viene eliminato tempestivamente, può portare a una serie di disturbi e squilibri, come la stasi del sangue, l'accumulo di umidità o la risposta infiammatoria dell'organismo nel tentativo di contrastare i patogeni presenti. Da qui l'importanza di evitare queste situazioni in ogni modo possibile. Come accennato in precedenza, al giorno d'oggi un’invasione da freddo il più delle volte è il risultato o di una negligenza oppure di una spiccata debolezza della yang. Comunque, oltre alla prevenzione, in medicina cinese viene data grande importanza anche ai tentativi tempestivi di cacciare il freddo, prima che esso abbia potuto fare troppi danni. Gli strumenti per eliminare il freddo generalmente cercano di mobilizzare fortemente il qi, dirigendosi in questo modo contro la stasi causata dal freddo. Possono essere per esempio alimenti o rimedi fitoterapici con un forte effetto piccante oppure la moxa.
Nel prossimo articolo scopriremo che il freddo costante può fare un danno anche se non è abbastanza forte per invadere il corpo, perché lentamente indebolisce la difesa del corpo, il suo yang.